16 nov 2015

Proiezione film cinema Itinerante

Sabato 14 Novembre alle ora 16 e 45  presso la parrocchia Immacolata Concezione di Romito Magra si è tenuta la proiezione del film Due giorni e una notte.

L'iniziativa di ampio successo ha attirato numerosi spettatori e li ha coinvolti e trascinati in un reciproco scambio di idee e riflessioni sul film e sui delicati temi che esso trattava.

Prima della proiezione è stato fatto un minuto di silenzio in segno di rispetto e contrizione per i fatti di Parigi.

Il film è stato introdotto a cura di  Lorenzo Moretti, che ha raccontato notizie sui registi e ha anticipato alcune delle loro peculiarità:

Jean Pierre e Luc Dardenne, noti come i fratelli Dardenne, sono registi e sceneggiatori Belgi. Alle spalle hanno una esperienza da documentaristi che si riflette anche nei loro film, nel loro gusto per il reale e il verosimile. Altre caratteristiche tipiche sono i bassi costi di produzione per i loro film e l'utilizzo di attori anche non professionisti.

Spesso i fratelli Dardenne collaborano con Jèrèmie Renier, Olivier Gourmet e Fabrizio Rongione.

I loro film hanno tutti contenuti profondi di valore sociale:

la Promessa (1996, 49° Festival di Cannes), denuncia contro lo sfruttamento degli immigrati clandestini, racconta la storia di un ragazzo che promette di prendersi cura della moglie di un collega morto.

Rosetta ( 1999, 52# Festival di Cannes ) che vinse il premio Palma d'Oro. Il film racconta la tragica vita Rosetta, intenzionata a vivere una vita serena e normale, ma intrappolata in un abisso di dolore dovuto alla lotta contro l'alcolismo della madre e al suo licenziamento.

L'Enfant (2005, 58° festival di Cannes) fece guadagnare ai registi una nuova Palma d'oro. La storia di una copia in cui il marito vende il figlio per debiti di gioco. Nonostante riescano a recuperare il figlio ci saranno delle terribili conseguenze.

Il matrimonio di Lorna (2008, 61° Festival di Cannes) premiato per la migliore sceneggiatura. Il racconto narra la storia di una immigrata albanese costretta a sposarsi con un tossico per la cittadinanza.

Il ragazzo con la bicicletta (2011, 64° Festival di Cannes) vinse il Gran premio della giuria.. Il film racconta le vicende di Cyril, un orfano, e Samantha. La donna cerca di riportare il ragazzo sulla buona strada.

Due giorni, una notte ( 2014, 67° edizione del festival di Cannes) non vinse premi ma la attrice protagonista, Marion Cotillard è stata candidata all'oscar.

L'ultimo film, quello proiettato, non delude le aspettative sui registi. Si tratta di un film reale, sentito, profondo.

La telecamera non si stacca mai dalla protagonista, essa compare in tutte le scene. La casa e l'ambiente in cui si muove non sono un vuoto palcoscenico di contorno ma fanno parte del personaggio stesso e della sua presentazione.

Si tratta chiaramente di un film di formazione, dove la protagonista si trasforma gradualmente e gradualmente vince la sua depressione e la sua dipendenza da farmaci, ma è anche un film di immedesimazione, fortemente empatico che si preoccupa di scandagliare il punto di vista di tutti.

Ai colleghi della protagonista (Sandra) è chiesto di votare per decidere sul suo licenziamento. Il capo reparto promette loro un bonus di 1000 euro se voteranno a favore. Alla base di questa decisione ci sono motivi aziendali:

  • la donna è stata assente a lungo a causa della sua depressione, potrebbe non essere produttiva come prima
  • il lavoro può essere svolto con meno impiegati

Da parte sua Sandra vorrebbe rimettersi al lavoro per dimostrare di essere capace come e più di prima, inoltre vorrebbe conservare il lavoro anche per necessità: senza il suo stipendio non riescono a mantenere la casa.

La vicenda porta Sandra a parlare con ciascuno dei suoi colleghi e a convincerlo a votare per lei e a rinunciare al bonus. Non è una faccenda facile. I personaggi del film hanno tutti una vita e una motivazione, sono coprotagonisti della pellicola. Anche per loro il bonus fa differenza, per loro significa rinunciare a soldi necessari, non superflui.

Sandra ha modo di conoscere meglio i suoi colleghi, di seguirli nelle vicende personali. La loro scelta mette in risalto la loro vera natura:
persone con cui la protagonista aveva un rapporto stretto si rifiutano persino di parlarle, altri, invece, accettano subito di aiutarla, a volte impietositi, altre consapevoli delle sue necessità. C'è chi non accetta affatto, chi le è ostile, chi si lascia trascinare da atti di rabbia e chi addirittura sceglie di aiutarla nonostante avrà gravi conseguenze.

Il risultato finale delle votazioni non ha importanza quello che ha importanza è il percorso di Sandra, i suoi cambiamenti, la sua fatica anche solo nel tentativo di convincere i colleghi e il coraggio di andare avanti.



 






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