Come si intuisce dal nome, il contratto indica un rapporto lavorativo destinato a una scadenza.
Il tempo di assunzione è stabilito sul contratto e dal datore, l'importante è che non superi i 36 mesi. Il lavoratore deve comunque essere trattato allo stesso modo di un lavoratore a tempo indeterminato.
Ci sono alcuni casi in cui l'azienda o il datore non possono assumere a tempo determinato:
- Per sostituire i lavoratori in sciopero
- Quando ci sono dipendenti in cassa integrazione
- Quando ci sono stati licenziamenti prima delle assunzioni (previa casi particolari)
- Quando ci sono state sospenzioni o riduzioni di orario
- Quando le norme di sicurezza non sono in regola
- Se il numero dei lavoratori a tempo determinato supera il 20%della forza la
Il contratto non sempre è necessario, in caso di lavoro a tempo indeterminato può bastare un atto scritto in cui si indichi il termine del contratto. Se il rapporto non dura più di 12 giorni non è necessaria la forma scritta.
Se il rapporto di lavoro si prolunga rispetto ai limiti fissati per brevi periodi il lavoratore deve avere una paga del 20% superiore fino al decimo giorno, se si va oltre deve percepire uno stipendio superiore del 40%.
Il licenziamento del lavoratore a tempo indeterminato non è possibile a meno che non ci siano gravi motivazioni.
Esiste inoltre un diritto di precedenza, infatti il lavoratore che ha lavorato in una azienda o presso un esercizio per un tempo superiore a 6 mesi ha il diritto di precedenza per le assunzioni a tempo indeterminato.
Se il contratto iniziale ha una durata inferiore ai tre anni e viene prorogato per più di cinque volte, alla scadenza della sesta propoga si trasforma in un contratto a tempo indeterminato.
Per approfondimenti: http://www.agenzialavoro.tn.it/lavoratori/norme/contratti/tempo_determinato
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