La Biblioteca Civica di Arcola riprende le visite guidate alle grandi mostre d'arte italiane, la prima visita sarà
DOMENICA 17 MARZO a Genova per vedere la mostra "MIRO’ poesia e luce".
Il costo è di € 50 e comprendere viaggio, visita con guida della mostra, pranzo in ristorante.
La vista sarà preceduta da incontri di approfondimento.
Prenotazioni presso la Biblioteca Civica di Arcola tel. 0187 954100 - biblioteca@comune.arcola.sp.it fino ad esaurimento posti (50).
LA MOSTRA
Palazzo Ducale ospita una rassegna esaustiva dell'opera di Joan Miró (1893-1983), il grande artista catalano che lasciò un segno inconfondibile nell'ambito delle avanguardie europee.
La
mostra, dopo il successo della prima tappa espositiva a Roma, presso il
Chiostro del Bramante, giunge a Genova nell'Appartamento del Doge e
presenta oltre 80 lavori, tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, ma anche terrecotte, bronzi e acquerelli.
Si potranno ammirare tra i capolavori, gli olii Donna nella via(1973) e Senza titolo (1978); i bronzi come Donna (1967); gli schizzi tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University, tutti provenienti da Palma di Maiorca dove la Fundació Pilar i Joan Miró detiene molte opere dell'artista, concesse in via del tutto eccezionale per questa esposizione.
La
curatrice è María Luisa Lax Cacho, ritenuta a livello internazionale
tra i maggiori esperti dell'opera di Miró, ha voluto illustrare l'ultima
fase della produzione della lunga vita dell'artista, quando finalmente
concretizzò a Maiorca nel 1956 un suo grande sogno: un ampio spazio
tutto suo, dove lavorare protetto dal silenzio e dalla pace che solo la
natura poteva offrirgli. In occasione della mostra, lo studio che Miró
aveva tanto desiderato è stato ricostruito scenograficamente all'interno
degli spazi espositivi.
JOAN MIRO'
Nato
e cresciuto a Barcellona, Miró frequenta la Scuola di Belle Arti della
Llotja dove studia con Modest Urgell e Josep Pascó. Inizia a disegnare
piccolissimo e il suo primo olio che si è conservato è un paesaggio del
1908. A 18 anni espone alla VI Mostra Internazionale d’Arte di
Barcellona e l’anno successivo inizia a studiare alla Scuola d’Arte di
Francesc di Galí (1912-1915), il quale gli insegna a disegnare dopo aver
tastato il modello a occhi chiusi.
Successivamente studia al Círcol Artístic di Sant Lluc dove disegna
nudi, personaggi del circo, scene di strada o del porto. Le sue prime
opere si rifanno a stili presi dall’impressionismo, dal fauvismo, dal
futurismo e dal cubismo. Il suo primo viaggio a Parigi, nel 1920,
tuttavia, lo farà avvicinare al dadaismo e, in seguito, al surrealismo.
Nel 1929 Miró sposa a Palma di Maiorca Pilar Juncosa da cui avrà una
figlia. In questi stessi anni inizia la sua sperimentazione artistica,
cimentandosi con la litografia, l’acquaforte e la scultura, la pittura
su carta catramata e il vetro. Desidera sempre di più la stimolante
tranquillità della campagna, di un posto dove potersi dedicare
liberamente al suo lavoro. Per questo, allo scoppio della guerra civile,
dopo un esilio in Francia fino al ‘42, trova rifugio a Maiorca, terra
d’origine di sua madre.
Nel 1954 Miró lascia la sua residenza abituale a Barcellona e nel 1956
si trasferisce definitivamente a Son Abrines, dove aveva predisposto di
costruire lo studio tanto desiderato, facendolo progettare dall’intimo
amico e architetto Josep Lluís Sert (Barcellona, 1902 – 1983). Per
preservare la proprietà tanto voluta e amata, per lui luogo creativo per
eccellenza, Miró nel 1980 donerà parte di questa alla cittadinanza, e
nel 1981 sarà creata la Fundació Pilar e Joan Miró.
Il 1954 è anche l’anno in cui Miró vince il premio per la grafica alla
Biennale di Venezia e nel 1958 il Premio Internazionale Guggenheim,
mentre per i riconoscimenti in patria dovrà attendere gli anni della
vecchiaia e la caduta del franchismo. Così nel 1978 riceve la Medalla
d’Or de la Generalitat de Cataluna; nel 1979 l’Università di Barcellona
gli conferisce la laurea honoris causa (l’Università di Harvard aveva
già provveduto nel 1968); nel 1980 riceve la Medaglia d’Oro delle Belle
Arti dal re di Spagna Juan Carlos; nel 1983 anche la Spagna gli rende un
omaggio, organizzato congiuntamente dal Comune di Barcellona, dalla
Generalitat de Cataluna, dal Ministero della Cultura e dalla Fundació
Joan Miró di Barcellona. Morirà poco dopo a Maiorca e sarà sepolto a
Barcellona, nel cimitero di Montjuïc.
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